Cambia nell’aspetto e nel menu il ristorante Gola ai Parioli, nato da un’idea di Simone Segneri, da sempre appassionato del mondo della ristorazione, settore in cui opera da tempo la sua famiglia. L’idea del restyling parte dal ribaltamento del significato di Gola, non più inteso come forma di peccato ma come gioco dei sensi. Dal payoff ‘Senza Peccato’ Repubblica Gastronomica, la società di brand identity specializzata in ambito food, ha creato un mood giocoso e colorato all’interno del locale – 120 mq per un totale di quaranta posti all’interno e venti all’esterno – dipingendo le pareti con diavoletti e donne seducenti per ricreare così una sorta di girone dantesco interpretato in chiave moderna, divertente e golosa. “Ho deciso di dare un’identità più forte al ristorante sia nell’aspetto esterno che nel menu realizzato dallo chef Simone Ballicu; siamo un team giovane, under 30 e lavoriamo con passione per offrire ai clienti un momento di vero piacere” dichiara Segneri.
A dirigere la cucina il giovane chef Simone Ballicu, classe 1990, che dopo varie esperienze professionali tra cui quella al ristorante Reale di Niko Romito, è approdato alla direzione del ristorante Gola ai Parioli.
“La cucina è tradizionale con un accenno innovativo, cerco sempre di non stravolgere la materia prima ma di esaltarne la qualità” racconta l’executive chef che ha ideato un menu in linea con il locale in grado di prendere per la gola il cliente. Da Gola, infatti, non è presente la classica suddivisione in antipasti, primi e secondi ma il menù è un viaggio sensoriale divertente e goloso sia nella forma che nella sostanza.
Ecco qualche esempio: Matrù, il nome arcaico di Amatrice, è stato scelto per i panini cinesi al pepe cotti al vapore con maiale stufato all’amatriciana e pecorino, Bon Thon “ricordo di una nizzarda” è un tonno rosso scottato, accompagnato da una spuma di patate, pomodoro, cipolla candita, tuorlo d’uovo, olive disidratate e polvere di rucola. Grandi protagoniste le paste Stradizionali, rivisitazioni delle classiche paste romane. Amatriciana è un cappellaccio fatto in casa ripieno di amatriciana con pecorino e croccante al pepe; Cacio e Pepe è un tortellino, homemade, ripieno di cacio e pepe con carciofi, limone e origano; Carbonara è uno spaghetto Benedetto Cavalieri con uova biologiche, guanciale croccante e tartufo nero. La Gricia diventa da Gola un Griciaburger, un hamburger che contiene al posto del cheddar il pecorino stagionato e invece del bacon il guanciale croccante. Il tutto accompagnato da un ketchup all’amatriciana.
Chi desidera un menu degustazione può scegliere tra Divino, un percorso composto da sei piatti a base di carne e Gola, un menu a base di pesce, oppure lasciarsi guidare dallo chef nella degustazione alla cieca chiamata Caronte.
In abbinamento ai piatti Simone Segneri, giovane sommelier, ha pensato e studiato la carta dei vini di Gola, un giro d’Italia in 34 etichette. Impossibile resistere ai dolci ispirati ai sette vizi capitali, tra questi Lussuria una Creme brulée al tè matcha e passion fruit, Gola un godurioso Maritozzo con farina, crema chantilly allo zabaione e noccioline e Ira una Sfera di meringa bruciata su frolla leggermente salata da rompere con colpo deciso per assaggiare la deliziosa crema agli agrumi all’interno.
La domenica Gola propone Il Pranzo della Domenica “Come vorrebbe nonna Annarella” piatti ispirati alle ricette della tradizione romana. Si può scegliere tra Inferno ( 30,00 euro bevande escluse) e Purgatorio (25,00 euro bevande escluse); il primo menu è completo di antipasti, primo e secondo a scelta mentre Purgatorio include, oltre agli antipasti, un primo o un secondo piatto. Entrambi prevedono in chiusura un ricco buffet di dolci fatti in casa.
Gola ai Parioli
Via Ruggero Fauro, 2 – 00197 Roma
Tel. 06 8075195
Email:info@golaristorante.it
Facebook: @golaaiparioli
Aperto tutti i giorni dalle 18.00 alle 23.00
Sabato e domenica aperto anche a pranzo