Indice dei Contenuti
E’ in libreria [amazon_textlink asin=’8859240174′ text=’I Cento di Torino 2018′ template=’ProductLink’ store=’effettofood-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5da94386-c2e6-11e7-8afb-b7f01f4235a1′], l’edizione annuale, rinnovata “dentro e fuori”, della guida ai ristoranti più amata di Torino. La nona edizione de I Cento di Torino, pur con molte novità e con una nuova grafica di copertina, mantiene lo spirito di quasi una decade fa: tra le sue pagine si trovano i cinquanta migliori ristoranti per le grandi occasioni – ordinati in una “maledetta classifica”, croce e delizia dei curatori e dei cuochi – a cui si affiancano cinquanta ottime soste popolari, dalla piola al cibo di strada, per chi mangia fuori tutti i giorni.
Cominciamo dalle novità de I Cento di Torino 2018. La prima e più lampante è che, per la prima volta in nove edizioni, il Combal.Zero di Davide Scabin non occupa il gradino più alto del podio nella classifica dei ristoranti cittadini. Il motivo? Una scelta editoriale: quest’anno si trovano in classifica soltanto i ristoranti all’interno della cerchia cittadina di Torino. Lo spiegano con queste parole nella loro introduzione gli autori Stefano Cavallito e Alessandro Lamacchia: “Amanti delle frontiere aperte da attraversare, mai avremmo pensato di chiudere confini. Eppure quest’anno abbiamo ritagliato la classifica attorno ai limiti della città ed estromesso tutti i ristoranti fuor di Torino.Niente Combal.Zero, niente Credenza, niente Geranio, per dire (anche se vedrete che ci sono lo stesso, solo in un’altra sezione).
I ristoranti torinesi di qualità sono sempre di più, sempre più buoni, sempre belli e terribili come eserciti schierati in battaglia. Cinquanta pagine non ci bastavano più e così abbiamo trovato un trucco geografico per scriverne sessanta: in classifica troverete i torinesi (di cui dieci, dal 40° al 50° posto, a pari merito perché nessuno si senta offeso), nella sezione “Imperdibili fuori” gli imperdibili dieci fuori città. La prima conseguenza è che la classifica (che come al solito è opinabile, frutto di algoritmi alcolici e di battaglie in punta di forchetta) ne esce stravolta e tutta nuova; la seconda è che abbiamo ricavato spazio per le tante novità che ci rasserenano sul futuro gastronomico di questa città.”
Spazio, quindi, al nuovo numero uno de I Cento di Torino 2018, il ristorante che da 260 anni presidia piazza Carignano, ma che solo con un lungo percorso e non poca fatica è riuscito a tornare alle sue storiche vette: è il Del Cambio di Matteo Baronetto. Sul podio, al suo fianco, una famiglia di ristoratori di solida maestria, Casa Vicina; e anche un terzo posto inaspettato: Spazio7, il ristorante all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
[amazon_link asins=’8859240174′ template=’ProductAd’ store=’effettofood-21′ marketplace=’IT’ link_id=’09de3c15-c2e8-11e7-a82d-b9fce6742d65′]
In totale si contano 26 new entry, equamente divise tra la sezione top e quella pop, scritta e mangiata da Luca Iaccarino. Anche qui 50 soste, ma nelle quali si può mangiare con un budget di 25 euro a persona e una scelta che spazia dal bistrot alla vecchia piola, dal ristorante “cinese percinesi” alla panineria, dalla carne al pesce, dall’etnico al cibo di strada.
Alle cinquanta piole del 2018 si affiancano, come nella scorsa edizione, le 10 colonne della ristorazione torinese, quelle cucine che sono state il pilastro su cui si è costruita l’attuale, florida e deliziosa fauna ristorativa cittadina. E in aggiunta, quest’anno, anche 24 soste popolari per un pranzo della domenica, mete di campagna che vanno dalle Langhe alla collina fino alla Val di Susa.
Gli autori de [amazon_textlink asin=’8859240174′ text=’I Cento di Torino 2018′ template=’ProductLink’ store=’effettofood-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5da94386-c2e6-11e7-8afb-b7f01f4235a1′]
Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino hanno ideato la collana I Cento nel 2008 e da allora scrivono di proprio pugno le pagine dell’edizione torinese, a cui si sono aggiunte negli anni le guide I Cento di Roma e di Milano di cui curano la redazione “a distanza”.
Cavallito, Lamacchia e Iaccarino recensiscono inoltre locali per La Repubblica, Ristoranti d’Italia de L’Espresso, Osteria d’Italia e Identità Golose. I primi due hanno pubblicato, con Paolo Vizzari, Giovani e audaci – [amazon_textlink asin=’8859231779′ text=’Ritratti quasi veri dei cuochi che stanno rivoluzionando la cucina italiana’ template=’ProductLink’ store=’effettofood-21′ marketplace=’IT’ link_id=’6d17f5fe-c2e7-11e7-b4f8-35ea2ab071bd’] (EDT 2016), mentre il secondo ha di recente dato alle stampe [amazon_textlink asin=’885924014X’ text=’Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi di Torino’ template=’ProductLink’ store=’effettofood-21′ marketplace=’IT’ link_id=’810df9e1-c2e7-11e7-93a9-c30d45fd8562′] (EDT 2017).
La classifica dei migliori 50 ristoranti di Torino da I Cento di Torino 2018
1 Del Cambio
2 Ristorante Casa Vicina – Eataly Lingotto
3 Spazio7
4 Magorabin
5 Cannavacciuolo Bistrot
6 Magazzino 52
7 Carlina Restaurant
8 Ristorante Consorzio
9 Artemisia Bistrot
10 Gaudenzio Vino e Cucina
11 Al Gatto Nero
12 Vintage 1997
13 Contesto Alimentare
14 Settesì
15 Piano35
16 La Limonaia
17 Scannabue Caffè Restaurant
18 Les Petites Madeleines–Turin Palace Hotel
19 Ristorante Capriccioli
20 Ristorante Carignano
21 La Gallina Scannata
22 Dadò
23 Trattoria La Madia
24 Mare Nostrum
25 Rossorubino
26 Luogo Divino
27 Enoteca Parlapà
28 Camilla’s Kitchen
29 Opposto Restaurant Cocktail House
30 Ristorante Tre Galline
31 Fiorfood by La Credenza
32 Ristorante Bastimento
33 Osteria Antiche Sere
34 Al Garamond Ristorante
35 Villa Somis
36 Tre Galli Vineria Ristorante
37 Hafastorie
38 Oinos
39 Shizen
40 L’Acino Restaurant
Oltre la classifica
Chiodi Latini New Food
Etikø – Diversamente Bistrot
La Sartoria – Cucina su Misura
Ristorante del Circolo dei Lettori
Ristorante Ruràl
Sakapòsh
San Tommaso 10
Scalo Vanchiglia
Sorij Nouveau
Le Vitel Étonné
[amazon_link asins=’8859240174′ template=’ProductCarousel’ store=’effettofood-21′ marketplace=’IT’ link_id=’755c9628-c2e9-11e7-bab9-9315cedd9bfc’]