Arriva in questi giorni in libreria “Marketing dei Prodotti Enogastronomici all’Estero” il manuale scritto da Slawka G. Scarso, Luciana Squadrilli e Rita Lauretti – professioniste del marketing, della comunicazione e dell’export del settore enogastronomico – che ha l’obiettivo di fornire strumenti strategici e consigli pratici ai piccoli e grandi produttori, imprenditori del settore ed export manager che vogliano rivolgersi anche ai mercati esteri.
La grande e variegata offerta enogastronomica italiana, che contribuisce ad attrarre turisti da ogni parte del mondo. allo stesso tempo genera infatti per molti consumatori oltre confine un grande interesse verso l’enogastronomia “Made in Italy” che si riflette inevitabilmente anche sui prodotti che esportiamo: dalla pasta al vino, dall’olio ai salumi e ai formaggi, mangiare e bere italiano.
Per riuscire a portare gli eccellenti prodotti italiani all’estero c’è sempre più bisogno di un approccio di marketing ben strutturato e di competenze specifiche che si sintetizzano in una figura professionale relativamente nuova – l’export manager – e includono aree di azione sempre più ampie e hanno spesso bisogno di altre risorse specializzate, interne o esterne all’azienda: dall’individuazione e la creazione di contatti e rapporti di fiducia con buyer e importatori alla scelta dei corrieri, dalle complicate norme doganali a un tipo di comunicazione sempre più digitale e trans-culturale.
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Dopo l’iniziale focus sul marketing dell’agroalimentare di qualità orientato all’export e l’attenta analisi delle risorse disponibili, si delineano nel manuale “Marketing dei Prodotti Enogastronomici all’Estero” le opzioni di internazionalizzazione più adatte alle specifiche esigenze aziendali: standardizzazione, adattamento, glocalizzazione. Si analizzano poi le figure-chiave del settore che bisogna prendere in esame – competitor, buyer, consorzi, enti vari – e si affronta il marketing mix dell’export.
Grande attenzione viene data nel libro alla comunicazione che da locale diventa globale: dal packaging, usato anche come strumento di comunicazione, all’importanza di creare una “marca globale” che sappia mantenere ben saldi i valori di fondo dell’azienda veicolandoli attraverso specifici messaggi e canali che si adattano ai diversi contesti nazionali, fino all’annosa questione dell’Italian Sounding che danneggia il “Made in Italy” autentico.
Infine nel manuale affrontano gli aspetti più operativi dell’export: dai suggerimenti per trovare e approcciare buyer e importatori ai consigli per affrontare il processo di selezione dei prodotti fino alla partecipazione a fiere, eventi e concorsi e alla delicata gestione degli aspetti logistici, come le spedizioni e gli sdoganamenti.
“Marketing dei Prodotti Enogastronomici all’Estero” è un compendio teorico-pratico arricchito da numerosi esempi e testimonianze di chi lavora quotidianamente in quest’ambito, ulteriormente approfondite nella parte finale del libro attraverso casi pratici di aziende e format di successo e interviste a professionisti che lavorano con l’estero: agenzie di comunicazione, PR e spedizionieri, le cui testimonianze si vanno ad aggiungere ai riferimenti concreti fatti nelle parti precedenti del libro.
Una ricca serie di illustrazioni e grafici, esempi, dati, foto a colori e schemi riassuntivi rendono il libro “Marketing dei Prodotti Enogastronomici all’Estero“, scritto da Slawka G. Scarso, Luciana Squadrilli e Rita Lauretti, di facile consultazione e molto utile come supporto didattico.
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