Una grande selezione di materie prime, semplicità, dinamismo: queste la parole chiave del successo di Iodio, il ristorante che da circa un anno delizia i palati degli amanti della cucina di mare della Capitale. Anima e patron del ristorante Iodio è lo chef Patrizio Alunni Tullini che, dopo anni di militanza nella ristorazione, ha deciso di lanciarsi, con passione e dedizione, in un progetto tutto suo.
Varcando l’ingresso in via Ostiense 503 è possibile trovare il meglio che la costa tirrenica possa offrire. Il pesce proviene giornalmente dalle aste della vicina Anzio, di Terracina o di Orbetello, scelto personalmente da Patrizio. Il menu è composto da un’ampia selezione di crudi: crostacei, carpacci e tartare in grado di esprimere “in purezza” il sapore del mare. Non è da meno la gustosa e sfiziosa sequenza di antipasti cotti, della quale fanno parte il Crostone con guacamole e salmone marinato e lo Spiedino di mazzancolle croccanti. Seguono i primi, con lo Spaghettone Monograno Felicetti declinato in versioni semplici e saporite, come la Carbonara di mare con tonno croccante o l’Aglio, olio, peperoncino, pecorino e battuto di gamberi rossi. Freschezza e stagionalità sono le parole d’ordine per le diverse proposte di secondi piatti. E non mancano ovviamente i dessert fatti in casa, come lo Iodio al Mascarpone.
Non solo Mediterraneo però nella cucina di Iodio: punta di diamante dell’offerta gastronomica sono infatti le ostriche francesi, selezionate con la consulenza di Corrado Tenace di Oyster Oasis, vero e proprio guru della materia; mentre il caviale è quello che porta la firma, nota e prestigiosa, di Calvisius. Molto più breve è il percorso che compie tutti i giorni il pane, proveniente, sempre fragrante e profumato, dal vicino forno Albanesi. Adeguata la carta dei vini, composta da importanti etichette italiane e francesi, tra le quali spicca una corposa e golosa lista di bollicine. Lo Champagne – in versione Brut – della rinomata maison d’oltralpe Joseph Perrier è il filo conduttore di ben cinque stuzzicanti cocktail: Bianco sbagliato con aggiunta di Biancosarti e Vermouth Bianco; Anzio con Gin e Savuer Floreale; Orbetello nel quale alle bollicine fanno compagnia St. Germain, rosmarino e lime disidratato; Terracina con Gin, Angostura e Benedectine; Kir Royale classico con Creme de Cassis.
Questi magnifici cinque cocktail possono essere degustati, volendo anche nel grazioso dehor di Iodio, come welcome drink insieme ai “pesciolini”, versioni ridotte degli antipasti caldi, per una divertente e conveniente formula aperitivo che prevede tre pesciolini in aggiunta a un drink. Per chi allo Champagne preferisce le bollicine italiane, c’è inoltre la possibilità di provare i cinque nuovi cocktail in versione “tricolore”, ovvero con del Franciacorta a fare da intrigante base.
Il dinamismo e la voglia di sperimentare di Iodio, sono concetti già noti al pubblico romano che negli ultimi 12 mesi ha dimostrato tutta la sua affezione al locale, partecipando numeroso alle molteplici iniziative promosse da Patrizio Alunni Tullini. Un esempio su tutti sono sicuramente le cene a quattro mani firmate insieme a chef di grande blasone, come tra gli altri gli stellati Oliver Glowig, Iside De Cesare e Kotaro Noda.
Iodio Roma
Via Ostiense 503
00143 Roma
Tel 065415034
Aperto Pranzo e Cena
Dal martedì alla domenica